OASI CAVE DI NOALE

Un'oasi di verde nel centro di Noale

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flora

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L’Oasi WWF Cave di Noale si trova nel territorio del comune di Noale, in provincia di Venezia, ed è una delle mete preferite soprattutto dai fotografi naturalisti della regione, grazie alla presenza di numerose specie animali e vegetali. L’oasi ricopre una superficie di circa 20 ha, fa parte di un’area SIC e ZPS di 40 ha e la sua gestione è stata affidata alla ODV WWF Venezia e territorio con sede a Spinea in via Rossignago 40. Alcune delle attività gestionali (educazione ambientale e visite guidate) sono state affidate a Cooperativa Hyla, con sede in Campo Marconi 17 a Chioggia (VE), Partita IVA e Codice Fiscale 03539850275, struttura indipendente dalla ODV WWF Venezia e territorio.

merlo

La storia dell’oasi inizia da lontano, quando, nel secondo dopoguerra, l’area era stata destinata a zona di estrazione dell’argilla per rifornire la vicina fornace Cavasin. A seguito dell’abbandono delle pratiche di scavo, nei primi anni 70, le cave, alimentate dall’acqua piovana, da quella di falda e da quella proveniente dal Rio Draganziolo, si sono trasformate in stagni di profondità variabile da alcuni decimetri a qualche metro. Ciò ha consentito la rapida colonizzazione da parte di specie vegetali pioniere e il conseguente insediamento di una rigogliosa vegetazione palustre ed arboreo-arbustiva. Si è così creata una zona umida di grande pregio naturalistico caratterizzata da un’elevata variabilità ambientale, che ha favorito la colonizzazione dell’area da parte di un elevato numero di specie animali (soprattutto uccelli, pesci, anfibi).

pettirosso

Dal punto di vista vegetazionale l’area risulta particolarmente interessante per la fitta boscaglia igrofila che contorna gli stagni, composta da specie arboree quali ontano nero, salice grigio e salice bianco, pioppo bianco e pioppo nero. Gli stagni sono caratterizzati dalla presenza di piante quali tifa, cannuccia di palude e giaggiolo. In particolare la formazione a cannuccia di palude si è molto sviluppata e ha dato origine ad un esteso canneto, uno degli elementi più caratteristici dell’oasi. Il canneto, infatti, occupa una vasta porzione dell’area e rappresenta un habitat particolare per diverse specie di animali, in particolare uccelli, che li vi trovano riparo.

farfalla

Le specie animali abitualmente presenti, per quanto riguarda l’avifauna, sono: il martin pescatore, molti ardeidi (tra cui aironi rossi e tarabusini nidificanti, tarabuso svernante, etc.), passeriformi tipici dei boschetti di pianura (codibugnoli, cinciallegre, cinciarelle, fringuelli, lucherini, cardellini, etc.), picchi (rosso maggiore e verde) e rapaci (falco di palude, sparviere, gheppio, poiana). Interessante è anche la presenza di molte specie di insetti, tra cui spiccano diversi tipi di farfalle (licenidi, vanesse, papilionidi etc.) e libellule.

tuffetto

L’oasi è ad accesso libero, dotata di schermature per l’osservazione della fauna e di due capanni appositamente realizzati per soddisfare le esigenze dei fotografi naturalisti; uno è attivo tutto l’anno e si trova di fronte ad uno stagno ad acque basse molto frequentato dal martin pescatore e dagli ardeidi. Il secondo è attivo solamente nei mesi invernali quando viene approntata una mangiatoia per i passeriformi; qui vi sono buone probabilità di riprendere il picchio rosso maggiore, la passera scopaiola, lo scricciolo, il verdone, il pettirosso e le cince. Entrambi i capanni sono orientati ad est, di conseguenza se ne suggerisce l’utilizzo soprattutto nel pomeriggio, con il sole alle spalle.

Anche chi predilige la semplice osservazione potrà trovare grande soddisfazione nel fermarsi ai bordi del sentiero ad anello per ascoltare il canto dell’usignolo, il richiamo del cuculo o il verso del rigogolo, oppure, mediante un buon binocolo, controllare i movimenti degli ardeidi nei pressi dei loro nidi. Oltre a ciò, l’area naturalistica è pensata anche per i cittadini che intendono utilizzarla per passeggiare, fare attività all’aria aperta e incontrarsi per socializzare.

Durante la visita dell’Oasi Vi invitiamo a seguire le brevi indicazioni che seguono:

  • Vi trovate in un’area naturale protetta: è un posto sicuro, ma in natura il rischio zero non esiste! Ogni territorio può presentare dei pericoli: sta a noi non trasformarli in rischi reali.
  • Nel corso della visita, è necessario rispettare le regole di fruizione previste.
  • È vietata ogni iniziativa personale non coerente con le regole di fruizione: chi non rispetta le regole di fruizione è responsabile verso sé stesso e verso terzi di eventuali danni subiti o cagionati.
  • Le visite sono possibili soltanto nei giorni e negli orari riportati sui pannelli d’ingresso o comunque comunicati sul sito o sulle pagine dei canali social dell’Oasi.
  • Le visite devono svolgersi solo lungo i percorsi segnati: è vietato abbandonare i sentieri.
  • Salvo esplicita autorizzazione del personale, è vietato introdurre cani, gatti e altri animali in genere.
  • È vietato l’utilizzo di biciclette e veicoli a motore.
  • È vietato abbandonare rifiuti.
  • Nell’Oasi possono essere presenti animali o piante con potenziali fattori di rischio e/o allergenici, particolarmente critici per chi ha problemi di salute (asma, allergie o intolleranze a punture d’insetti, pollini vaganti, contatto, ecc.), per cui:
    • è vietato avvicinarsi, inseguire, toccare o dare cibo agli animali;
    • è vietato raccogliere e toccare le piante (alcune specie vegetali possono avere fiori, foglie o semi tossici).
  • È necessario indossare abbigliamento (calzature e vestiario) adatto alla stagione, al meteo e ai luoghi.
  • È consigliato portare con sé una borraccia con sufficiente acqua e valutare le proprie condizioni fisiche e di salute rispetto agli itinerari e alle condizioni climatiche previste.
Vi preghiamo di segnalare eventuali criticità connesse alla sicurezza riscontrate durante la visita scrivendo all’indirizzo e-mail cavedinoale@wwf.it. Per qualsiasi dubbio, ulteriore informazione o in caso di necessità, Vi invitiamo a rivolgervi al personale dell’Oasi.

Buona Natura!
For Nature, For Us